Macrofase I: Ricerca

La prima fase progettuale ha previsto la realizzazione di varie azioni di ricerca mirate ad una più articolata analisi del problema nel territorio provinciale ed in particolare in alcuni significativi comparti lavorativi, quali la Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Rovereto, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e le Casse Rurali.

L’attività di ricerca sul campo è stata preceduta da un’analisi dei principali contributi esplicativi ed interpretativi relativi all’analisi delle carriere in un’ottica di genere e da una ricognizione delle più significative e più recenti buone prassi di desegregazione e conciliazione attivate in Italia e in altri paesi.

Vista la complessità del fenomeno analizzato la ricerca si è articolata in diverse azioni:

a) Analisi secondaria dei dati relativi alla presenza e alla distribuzione di uomini e donne nelle organizzazioni. Laddove possibile ricostruzione longitudinale delle carriere e dell’intreccio tra eventi lavorativi e famigliari.

b) Interviste a testimoni privilegiati (rappresentanti sindacali e dei servizi personale) per approfondire gli aspetti contrattuali e le strategie di valutazione delle carriere, partendo anche dal commento dei dati raccolti.

c) Interviste sui percorsi di carriera. Interviste narrative a 12 "coppie" di lavoro per ogni organizzazione (ovvero uomini e donne che ricoprono una stessa o analoga posizione in uno stesso contesto), distinte tra soggetti "in posizione" (che hanno già raggiunto una posizione elevata) e "in carriera" (che stanno avanzando in modo promettente), con l’obiettivo di ricostruire i percorsi di carriera e gli intrecci fra traiettorie lavorative e famigliari.

d) Questionari su culture organizzative e cittadinanza di genere. Somministrazione di questionari a tutti i dipendenti di tre servizi per ogni organizzazione (back-office, front-office e intermedio) con l’obiettivo sia di analizzare la relazione tra cultura organizzativa e cultura di genere, sia di rilevare gli orientamenti nei confronti della conciliazione tra vita lavorativa e vita personale.

e) Focus group per definizione strategie di intervento. In ogni organizzazione sono stati realizzati alcuni focus group con i possibili destinatari di interventi (ad esempio donne collocate sotto il "tetto di cristallo" o persone con contratti atipici) al fine di identificare i problemi percepiti come prioritari e le possibili soluzioni.

f) Tra le azioni inizialmente previste dal progetto vi era anche una ricognizione della diffusione del lavoro atipico nelle organizzazioni coinvolte e la realizzazione di interviste in profondità con lavoratori e lavoratrici caratterizzati da questo tipo di contratti, al fine di analizzarne i percorsi di carriera e le modalità di conciliazione. A causa delle scarse informazioni disponibili all’interno delle organizzazioni su questo fenomeno si è infine optato per la realizzazione di una indagine più circoscritta di natura qualitativa che ha comunque consentito di mettere a fuoco alcune delle principali criticità legate a questa tematica.

I quaderni di gelso